Res Gestae
20x20x20cm, 2018, tecnica mista: filo di cotone, lana, colla, ferro
Res gestae, richiama alla mente - secondo la definizione etimologica - le grandi imprese dell'uomo.
L'opera rappresenta soprattutto le piccole, quotidiane azioni che l'individuo compie attraverso la materia umana - l'anima - di cui è composto. Le grandi gesta si dimostrano meno fondamentali rispetto alla semplice vita quotidiana, caratterizzata da azioni compiute e ripetute dagli individui che, giorno dopo giorno, fanno la differenza.
Come l'intreccio della trama crea l'opera esposta, così l'intreccio delle “Res gestae”, creano la storia come umana vicenda di ognuno, grande o piccolo, autoctono o immigrato, ricco o povero, potente o debole, presuntuoso o umile. Ad ogni gesto, bilanciato da sottili forze – rappresentate dalle lame seghettate – si accompagna una conseguenza positiva o negativa. Il dialogo dei materiali, quali il cotone e il ferro, rappresenta il precario equilibrio nelle azioni, quindi il possibile conflitto fra l'agire e la coscienza del proprio gesto. Si imbastisce, quindi, una ricerca, una riflessione sui fatti e gli avvenimenti che creano il complesso processo di sviluppo della società.